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mercoledì 22 dicembre 2010

Le bancarelle di Karuna Onlus


Nei giorni mercoledi 22 dicembre dalle 11 alle 20, giovedì 23
dicembre dalle 11 alle 20 e venerdì 24 dicembre dalle 11 alle 20 la
nostra Associazione metterà in vendita presso il mercato ristrutturato di Piazza del Carmine a Genova vari oggetti usati donati dai nostri soci e volontari.

Altro appuntamento per il giorno 30 dicembre 2010: in via XX Settembre vicino alla ex Libreria Feltrinelli e in via San Lorenzo 46 dalle ore 9 alle ore 20.

L'incasso sarà destinato al 50% al finanziamento degli aiuti umanitari ai rifugiati birmani e il restante 50% al sostentamento delle attività del Tempio Buddhista "Musang Am" di Lerici

Chi ha oggetti da devolvere potrà portarli la sera dalle 18/20 e se possibile potrà aggiungere una lista con prezzi di massima. Inoltre è gradita anche la presenza al mercato dietro il bancone, anche per poco tempo: si tratta comunque di un aiuto importante per la nostra attività.

venerdì 3 dicembre 2010

Siglato un accordo per l'affitto annuale di un terreno al confine tra Tailandia e Birmania e iniziati i lavori di costruzione del nuovo villaggio

In questi giorni il monaco Ashin Sopaka per conto dell'Associazione "The Best Friend" ha siglato un accordo per l'affitto per un anno di un terreno di 47000 metri quadri nei pressi di Maesot da destinare alla costruzione di un villaggio con case smontabili in bamboo e alla coltivazione di vegetali.

Pubblichiamo il testo del contratto in lingua tailandese.



Mu Mun (Massimiliano)





"Abbiamo avuto modo di vedere il terreno, non lontano dalla discarica e con grande sorpresa abbiamo potuto appurare quello che Sopaka ci aveva anticipato" ha dichiarato Nadia della Krio Hirundo Onlus, l'associazione che ha deciso di collaborare con noi in questa forma di aiuto.

"Parte del terreno è stato pulito, e ha permesso la costruzione già avviata di una prima grande casa comune.

Il terreno è enorme, si tratta di una mini foresta, ricca di alberi e bambù, questi ultimi si possono utilizzare per la costruzione delle capanne, perciò i costi si abbattono enormemente visto che bisogna comperare solo le foglie (foglie speciali) per i tetti. Inoltre, abbiamo constatato che ci sono due laghetti puliti posizionati in diversi siti.

Per quanto riguarda la manodopera (pulizia del terreno e costruzione delle capanne), viene fatta da due equipe: una costituita da persone volontarie che vivono nella discarica e che vengono ricompensate con del cibo (perché ovviamente non possono nel frattempo lavorare nella discarica); l’altra, posizionata nell’altra zona, è formata da birmani che vivono nelle vicinanze e vengono ricompensati con il pasto e 100 bath al giorno.

Abbiamo acquistato il materiale per la costruzione di due pozzi, uno vicino alla grande casa, che verrà utilizzato per l’acqua potabile, l’altro nel secondo sito, dove oltre la prevista costruzione di due casette, verrà utilizzato per le coltivazioni.

Abbiamo acquistato anche un generatore di corrente.

Il progetto iniziale prevede innanzitutto la realizzazione della grande casa, la pulizia di tutta l’area, pozzi, piano piano la costruzione delle casette per le famiglie, la recinzione attorno a tutto il terreno.

Essendo molto lontano dall’elettricità si valuterà un eventuale sistema solare, ma questo è secondario. Ciò che è importante è che secondo noi, non sarà difficile estirparli dalla discarica: infatti amano molto quel terreno e lo conoscono bene perché lo utilizzano come nascondiglio dalla polizia. Ne è prova il fatto che siano loro stessi ad aver avviato i lavori.

La nostra speranza per il futuro è estirpare quelle persone anche dal lavoro nella discarica e trovare un’alternativa all’interno del terreno. L’obiettivo del progetto è cambiare la vita di queste persone, e per arrivare a ciò, step by step, ci vorranno dai 3 ai 5 anni".


Questo il link per poter vedere tutte le immagini relative a questo progetto:

http://picasaweb.google.com/112723454469503239698/CleaningLandAndBuilding?authkey=Gv1sRgCNChuoL8ioiqOQ&feat=directlink




Le donne dei sogni


Amici di Karuna ciao,
la nostra esperienza di aiuto ai rifugiati birmani in Tailandia sta volgendo al termine.
Dopo aver visitato il Centro di meditazione della citta' di Ayuttaya siamo stati un pomeriggio presso il Tempio delle Tigri dove convivono pacificamente tanti animali di specie diverse e poi presso il monumentale tempio buddhista della citta' di Nakhorn Pathorn.
Adesso ci ritroviamo nella capitale tailandese di Bangkok.
Le strade riservate tradizionalmente all'ospitalita' dei turisti piu' giovani o di reduci hippies dai lunghi capelli bianchi fanno da sfondo ai nostri tentativi di organizzazione a distanza del lavoro svolto a Maesot.
Esaminiamo contratti, raccogliamo pareri, cerchiamo di decodificare un futuro ancora nebuloso e con qualche dubbio, come appare inevitabile per un'impresa notevole come quella di rilocare le famiglie della discarica.
La dottoressa Floriana ha operato in un paio di giornate come medico a Maesot ma soprattutto ha raccolto attraverso le sue pazienti una somma di denaro da destinare ai bambini birmani.
Ha deciso infatti di donare tale somma all'Associazione "The Best Friend" con cui Karuna Onlus ha collaborato sin dal mese di luglio 2010.


"Ho deciso di dare fiducia al monaco Ashin Sopaka e spero che questi denari vengano usati per l'affitto del terreno destinato alla costruzione del villaggio e alla coltivazione della terra - ci ha detto - o comunque per i bambini birmani delle scuole organizzate dalla sua associazione".
Quindi si tratta di avere proprio un sogno nel cuore........
"Il mio e' un sogno che si puo' realizzare, adesso i denari ci sono e i locali devono darsi da fare - continua la dottoressa - siamo proprio pronti per la concretizzazione del progetto, a Maesot e' stata dura ma abbiamo fatto davvero un buon lavoro".

Un evento molto significativo e' che dopo Karuna Onlus a Maesot scende l'opera volontaria di Krio Hirundo Onlus, altra associazione italiana ormai "gemellata" con noi per questo progetto.
Nadia ne e' il motore principale e vanta esperienza in Africa e Asia pluridecennale in interventi simili.

"Vedremo di persona Sopaka e la realta' locale e decideremo cosa fare - ci ha detto - e nel caso di partenza di un progetto comune concreto aspetteremo le nuove raccolte di fondi che Karuna Onlus fara' partire a breve".
"Valuteremo anche la possibilita' di trovare altre risorse umane locali o di parlare direttamente con i funzionari locali destinati al'eventuale controllo del territorio, il nostro sara' un impegno a 360 gradi" afferma Barbara, coordinatrice assieme a Nadia dei progetti di Krio Hirundo.
Tre donne, un solo sogno, quello di dare una vita piu' "umana" a tanti bambini e a piu' di venti famiglie, le "famiglie della rumenta" di Maesot.

Mu Mun (Massimiliano)